Nel cuore delle aziende c’è una figura che lavora dietro le quinte e che fa la differenza tra sicurezza e rischio: il tecnico manutentore antincendio qualificato.
Negli ultimi anni, la legge italiana ha dato più importanza alla qualità e alla regolarità dei controlli sugli impianti antincendio. Questo ha trasformato un lavoro pratico in una professione regolamentata. Non si tratta più soltanto di saper riparare un estintore o testare una sirena: oggi il manutentore deve dimostrare competenze tecniche, formazione documentata e il superamento di una procedura di valutazione ufficiale.
Cosa significa “tecnico manutentore antincendio qualificato”
Per tecnico manutentore qualificato antincendio si intende la persona fisica che possiede specifici requisiti tecnico-professionali. Si tratta di qualcuno abilitato, tramite esame e attestazione, ad effettuare controlli e manutenzioni su impianti, attrezzature e sistemi di sicurezza antincendio.
Non è una semplice qualifica commerciale. Questa è una certificazione rilasciata a seguito di procedure previste dal Decreto “Controlli” e dalle relative circolari del CNVVF, che stabiliscono contenuti formativi, modalità d’esame e criteri di valutazione.
Qual è la differenza tra tecnico abilitato e professionista antincendio?
La differenza è sostanziale. Il tecnico abilitato ha una qualifica che consente di eseguire manutenzioni e controlli su specifici presidi; il professionista antincendio (es. ingegnere o consulente in prevenzione incendi) svolge valutazioni di rischio, progettazione antincendio e attività di consulenza normative più ampie.
Spesso le figure collaborano, ma i compiti e le responsabilità giuridiche sono differenti.
Cosa fa un manutentore antincendio
Il manutentore esegue ispezioni periodiche. Si tratta di collaudi, manutenzione ordinaria e straordinaria su presidi come estintori, idranti, impianti sprinkler, sistemi di rilevazione e segnalazione, porte tagliafuoco e impianti a gas o schiuma.
Redige registri di controllo, segnala non conformità, propone interventi correttivi e aggiorna il datore di lavoro sullo stato degli impianti. L’attività richiede competenze pratiche, lettura di schemi, capacità diagnostiche e conoscenza delle norme tecniche (UNI, EN) applicabili.
Come diventare tecnico abilitato antincendio?
La valutazione dei requisiti per ottenere la qualifica di tecnico manutentore antincendio qualificato prevede:
- formazione specifica (corso conforme ai contenuti minimi del DM),
- esperienza documentata nel settore (ore e tipologie di interventi),
- idoneità professionale,
- superamento della valutazione delle competenze davanti a una commissione esaminatrice.
Le regole che oggi disciplinano la qualifica di chi può fare manutenzione antincendio sono contenute nel DM 1 settembre 2021 e nelle circolari attuative del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco. Conoscere questi riferimenti è fondamentale per operare legalmente e con professionalità.
Il corso tecnico manutentore antincendio qualificato
I corsi di formazione sono erogati da soggetti formatori accreditati (enti privati, associazioni di categoria, istituti tecnici) e devono rispettare i programmi minimi del DM.
Un buon corso alterna moduli teorici (normativa, materiali, sicurezza sul lavoro) e sessioni pratiche su attrezzature reali. Seguono valutazioni intermedie che facilitano il superamento dell’esame finale.
Come posso sostenere l’esame di manutentore antincendio?
La domanda di ammissione all’esame tecnico manutentore antincendio viene presentata tramite i soggetti formatori e gestita dal Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, che verifica il curriculum e convoca le commissioni.
L’esame è organizzato da commissioni nominate dal Direttore Regionale dei Vigili del Fuoco; le prove valutano teoria e abilità pratica su ciascun presidio scelto. Le modalità operative e i contenuti d’esame sono definiti dal CNVVF e dai disciplinari allegati al Decreto.
Superata la procedura, chi rilascia gli attestati per gli esami da manutentore antincendio è la Direzione VF competente. Gli attestati sono validi su tutto il territorio nazionale e registrati nelle banche dati del Corpo. La domanda di esame segue iter digitali indicati nelle circolari operative.
Qual è la durata della qualifica del tecnico manutentore
La validità della qualifica e le modalità di aggiornamento sono previste dal Decreto e dalle circolari. Recentemente sono state disposte proroghe e scadenze per consentire l’adeguamento del sistema organizzativo nazionale (sedi d’esame e portale informatico).
È importante verificare le date ufficiali pubblicate dal Ministero e dal CNVVF per non incorrere in irregolarità.
Se sei tecnico o datore di lavoro, inizia verificando i contenuti formativi del corso e il portale del CNVVF per la presentazione della domanda. La conformità normativa e la documentazione corretta sono il primo passo per ottenere la qualifica e lavorare in regola.
Il settore è regolato e in rapido aggiornamento! Contattaci per informazioni sulle circolari e sui decreti citati sopra per non rischiare sanzioni e garantire sicurezza.