D. Lgs. 81/2008: il Testo Unico sulla Sicurezza sul Lavoro

In questo articolo:

In un Paese in cui il tema della sicurezza sul lavoro è troppo spesso affrontato solo in seguito a gravi incidenti o tragedie evitabili, è essenziale tornare a parlare del D. Lgs. 81/2008, noto come Testo Unico sulla Sicurezza sul Lavoro.

 D. Lgs. 81/2008: il Testo Unico sulla Sicurezza sul Lavoro

Non si tratta solo di un insieme di regole burocratiche, ma di una vera e propria costituzione della sicurezza per chi, ogni giorno, opera in uffici, cantieri, fabbriche, scuole e ospedali. Questo decreto rappresenta uno spartiacque nella storia della prevenzione nei luoghi di lavoro in Italia, perché unisce, semplifica e coordina normative precedenti che erano spesso frammentarie, obsolete o incomplete.

Pubblicato come decreto legislativo il 9 aprile 2008 nasce dalla volontà di garantire tutele omogenee per tutti i lavoratori. Introduce concetti innovativi come la prevenzione integrata, la valutazione dei rischi e la formazione obbligatoria. Ma cosa prevede davvero questo testo? Quali sono le sue implicazioni pratiche? E perché è così fondamentale conoscerlo — anche per chi non indossa un casco o non lavora in un cantiere?

Cosa prevede il Decreto Legislativo 81 del 2008?

Il D.Lgs. 81/2008 stabilisce l’insieme delle norme in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, recependo le direttive europee più recenti in materia. Il decreto disciplina tutti gli aspetti legati alla prevenzione, dalla valutazione dei rischi alla formazione del personale, passando per la gestione delle emergenze, la sorveglianza sanitaria e l’organizzazione della sicurezza aziendale. È strutturato in 13 titoli e oltre 300 articoli, più allegati tecnici, che coprono ogni tipologia di attività lavorativa.

Il decreto coinvolge ogni luogo dove si svolge un’attività lavorativa: dalla scuola all’ufficio, dal laboratorio al supermercato. Viene inoltre costantemente aggiornato, con l’ultima versione PDF aggiornata al 2024 disponibile sul sito ufficiale dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro.

D lgs 81 2008: riassunto

Il Decreto Legislativo 81/2008 è la normativa di riferimento in Italia per la tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro.

Entrato in vigore il 15 maggio 2008, il decreto ha unificato e razionalizzato le normative vigenti per creare un sistema organico basato sulla prevenzione degli infortuni e dei rischi, la valutazione sistematica delle condizioni di lavoro e la formazione continua di tutti i soggetti coinvolti.

Il D.Lgs. 81/08 definisce con precisione obblighi e responsabilità per datori di lavoro, dirigenti, preposti, lavoratori e figure specialistiche come l’RSPP (Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione) e il Medico Competente.

Tra i punti chiave vi sono l’obbligo di redigere il Documento di Valutazione dei Rischi (DVR), la gestione della sorveglianza sanitaria, l’adozione di misure tecniche e organizzative per prevenire infortuni e malattie professionali, e la formazione obbligatoria per ogni livello di rischio. Con oltre 300 articoli suddivisi in 13 titoli e numerosi allegati tecnici, il decreto rappresenta un vero pilastro della cultura della sicurezza sul lavoro in Italia.

Quali sono i 3 concetti fondamentali introdotti dal dlgs 81/08?

  1. Prevenzione. Non si tratta solo di reagire agli incidenti sul lavoro, ma di prevenirli attraverso analisi e misure organizzative mirate.

  2. Valutazione dei rischi. Ogni datore di lavoro deve identificare tutti i pericoli presenti e stilare un Documento di Valutazione dei Rischi (DVR).

  3. Informazione, formazione e addestramento. Ogni lavoratore deve essere informato, formato, addestrato e aggiornato sui rischi specifici della sua mansione: la sicurezza parte dalla consapevolezza. APT eroga i corsi obbligatori per Preposti, Dirigenti, RLS, Lavoratori, Rssp e tutti quelli sopra citati in conformità all’81/08.

Qual è lo scopo fondamentale del d.lgs. 81/08?

L’obiettivo centrale del Testo Unico è ridurre drasticamente gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali.

Per farlo, promuove una cultura della prevenzione in cui ogni attore — datore di lavoro, lavoratore, medico competente, RLS — ha un ruolo attivo. Il decreto mira a creare ambienti di lavoro sani, sicuri e sostenibili, in cui la produttività non sia mai a scapito della vita umana.

Quali sono gli obblighi fondamentali previsti dal dlgs 81/08?

Tra gli obblighi del datore di lavoro non delegabili vi sono le responsabilità di:

  • Effettuare la valutazione dei rischi per la salute dei lavoratori.

  • Nominare le figure chiave della sicurezza: RSPP, Medico Competente, RLS.

  • Garantire la sorveglianza sanitaria, secondo quanto previsto all’art. 41 del D.Lgs. 81/2008.

  • Garantire la formazione obbligatoria per tutti i lavoratori.

  • Fornire i DPI (Dispositivi di Protezione Individuale) adeguati per la tutela della salute.

Il lavoratore, secondo l’art. 20 del D.Lgs. 81/2008, deve prendersi cura della propria salute e sicurezza e di quella delle altre persone presenti sul luogo di lavoro. È inoltre obbligato a partecipare attivamente alla formazione e a usare correttamente i DPI.

d.lgs. 81/2008

Obblighi formativi del d.lgs. 81/2008

Uno degli aspetti più rilevanti e innovativi del D.Lgs. 81/2008 è senza dubbio l’introduzione di precisi obblighi formativi in materia di salute e sicurezza sul lavoro. Il decreto stabilisce che tutti i lavoratori devono ricevere una formazione adeguata e specifica, proporzionata ai rischi legati alla mansione svolta. Questo obbligo è sancito in modo chiaro dagli articoli 36 e 37, che disciplinano l’informazione e la formazione dei lavoratori, dei dirigenti e dei preposti.

La formazione si divide in due moduli principali: generale e specifica.

Il modulo generale ha una durata minima di 4 ore ed è comune a tutti i lavoratori. Fornisce nozioni di base sulla prevenzione, i diritti e i doveri.

Il modulo specifico varia da 4 a 12 ore in base al livello di rischio (basso, medio o alto) dell’attività lavorativa. Riguarda i rischi propri dell’ambiente in cui il lavoratore opera.

Il decreto prevede inoltre la formazione obbligatoria per figure aziendali strategiche come il Datore di Lavoro che assume il ruolo di RSPP, i Preposti, i Dirigenti, gli RLS (Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza) e gli addetti al primo soccorso e alla gestione delle emergenze.

Tutti questi percorsi formativi devono essere documentati, aggiornati periodicamente (ogni 5 anni, o anche prima in caso di modifiche rilevanti). Sono tenuti da soggetti qualificati secondo quanto previsto dagli Accordi Stato-Regioni.

La formazione non è mai un adempimento formale: deve essere efficace, comprensibile, interattiva e svolta durante l’orario di lavoro, senza costi a carico del lavoratore. In mancanza di una formazione adeguata, l’azienda può incorrere in gravi sanzioni, oltre a esporsi a responsabilità penali e civili in caso di incidenti. Investire nella formazione, quindi, non è solo un obbligo legale: è uno strumento fondamentale per prevenire gli infortuni e creare una cultura della sicurezza condivisa.

Secondo il d lgs 81 2008 il lavoratore deve essere…

Secondo questo decreto il lavoratore deve essere consapevole, formato e attivamente partecipe nel garantire la sicurezza propria e altrui. L’articolo 20 del decreto stabilisce che il lavoratore ha l’obbligo di prendersi cura della propria salute e sicurezza e di quella delle altre persone sul luogo di lavoro. Va sempre considerato che sugli altri possono ricadere gli effetti delle sue azioni o omissioni.

Chi è secondo l’art. 2 del d.lgs 81/2008 il lavoratore? Non si tratta più di un soggetto passivo, ma di un attore responsabile del sistema prevenzionistico.

Il lavoratore deve seguire le istruzioni del datore di lavoro. Deve usare correttamente i DPI (Dispositivi di Protezione Individuale). È importante partecipare alla formazione obbligatoria e collaborare con le persone della sicurezza (come RSPP, RLS e preposti). Infine deve segnalare subito eventuali pericoli o guasti.

È tenuto a non rimuovere o manomettere dispositivi di sicurezza, segnalazione o controllo, pena la violazione delle disposizioni normative. In sostanza, il lavoratore, secondo il Testo Unico, non deve solo “sapere”, ma anche “fare”, diventando parte integrante della cultura della prevenzione sul posto di lavoro.

Passaggi degni di nota

Il titolo iv del d.lgs. n. 81/2008: cantieri temporanei e mobili

Il Titolo IV del decreto disciplina in modo dettagliato i cantieri temporanei o mobili, ovvero quei luoghi in cui si eseguono lavori di costruzione, manutenzione, ristrutturazione.

Prevede l’obbligo di redazione del Piano di Sicurezza e Coordinamento (PSC), la nomina del Coordinatore per la Sicurezza e la comunicazione dell’apertura del cantiere tramite il Modello di Notifica Preliminare all’art 99 del d lgs 81 2008.

Art 26 d lgs 81 2008 e la gestione degli appalti

L’art. 26  disciplina i rapporti tra imprese appaltatrici, subappaltatrici e lavoratori autonomi.

Ogni datore di lavoro committente è tenuto a verificare l’idoneità tecnico-professionale dei fornitori e a coordinare gli interventi di prevenzione. Deve redigere anche un DUVRI (Documento Unico di Valutazione dei Rischi da Interferenze).

Sorveglianza sanitaria obbligatoria – d. lgs. 81/2008

La sorveglianza sanitaria è obbligatoria nei casi previsti dalla normativa.

L’art 41 d lgs 81 2008 disciplina modalità e frequenze delle visite mediche, definendo le mansioni a rischio e i protocolli sanitari individuali. Il Medico Competente, figura nominata dal datore di lavoro, ha un ruolo centrale nella valutazione dell’idoneità fisica del lavoratore.

Le 10 regole essenziali per la sicurezza sul lavoro

  1. Conoscere e rispettare il DVR aziendale.

  2. Partecipare attivamente alla formazione sulla sicurezza.

  3. Indossare sempre i DPI previsti.

  4. Segnalare subito le situazioni pericolose.

  5. Non modificare o disattivare dispositivi di sicurezza.

  6. Mantenere ordine e pulizia sul luogo di lavoro.

  7. Seguire le procedure operative stabilite.

  8. Rispettare la segnaletica di sicurezza.

  9. Non improvvisare manovre o operazioni non autorizzate.

  10. Collaborare con l’RLS e il RSPP per migliorare la prevenzione.


Il D.Lgs. 81/2008 non è solo un obbligo normativo. È un’opportunità concreta per trasformare i luoghi di lavoro in ambienti dove la salute, la dignità e la gestione della sicurezza non siano mai messe in secondo piano. Conoscere, applicare e diffondere i suoi contenuti è una responsabilità condivisa. Solo così potremo dire davvero di lavorare in un paese civile.

Qui è possibile consultare il d.lgs 81/2008 pdf aggiornato 2024. La sicurezza non è un’opzione. È un diritto.

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