RLS: chi è, compiti, nomina, perchè è importante in azienda

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In un’Italia in cui il tema della sicurezza sul lavoro è sempre più centrale è tempo di fare chiarezza sul ruolo di RLS. Si tratta del il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza, una figura cardine nella gestione e nella prevenzione dei rischi in ambito lavorativo.

Eppure, nonostante la sua importanza sia riconosciuta dal Testo Unico sulla Sicurezza (D.Lgs. 81/2008), tanti ancora non sanno esattamente chi sia esattamente e quale sia il suo ruolo in azienda.

RLS

RLS: significato e definizione

RLS significa Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza. Si tratta della persona eletta o designata per rappresentare i lavoratori in tutte le questioni che riguardano la salute e la sicurezza sul luogo di lavoro.

Possiamo dire che la definizione di RLS è il ruolo filtro tra i lavoratori e il datore di lavoro. Lo scopo è quello di tutelare gli interessi dei dipendenti in materia di sicurezza. Può trattarsi di un lavoratore interno all’azienda oppure, in alcuni casi, di un RLS territoriale (RLST), soprattutto nelle microimprese che non superano i 15 dipendenti.

Non si tratta di un optional, ma di una figura obbligatoria per legge, prevista dall’art. 47 del D.Lgs. 81/2008.

Si tratta di un lavoratore eletto dai colleghi per vigilare e collaborare in materia di salute. Si interessa di ciò che riguarda la prevenzione degli infortuni e la salvaguardia della salute nei luoghi di lavoro.

RLS: compiti principali in azienda

Questa figura non è un supervisore né un ispettore, ma un portavoce attivo.

Ha diritto di accedere ai luoghi di lavoro, di ricevere informazioni e documenti relativi ai rischi e di essere consultato in fase di valutazione dei rischi.

Deve occuparsi della:

  • consultazione obbligatoria in occasione della valutazione dei rischi (DVR),
  • partecipazione alla riunione periodica sulla sicurezza (almeno una volta all’anno).
  • promozione della cultura della sicurezza tra i colleghi;
  • segnalazione di eventuali criticità o violazioni.

Nomina RLS

La nomina avviene tramite elezione da parte dei lavoratori, non per nomina unilaterale del datore di lavoro. È un diritto e una responsabilità dei lavoratori stessi scegliere il proprio rappresentante per la sicurezza.

Tutto avviene attraverso una votazione interna. Se in azienda sono presenti delle rappresentanze sindacali (RSA o RSU), l’elezione avviene in accordo con esse.

Se non ci sono rappresentanze sindacali, l’elezione viene organizzata dai lavoratori stessi. Questo avviene con il supporto del datore di lavoro per l’organizzazione pratica (locali, orari, avvisi).

Come si svolge l’elezione?

L’elezione deve essere libera, democratica e documentata. Si inizia con la convocazione dell’assemblea dei lavoratori, con preavviso scritto e la presentazione delle candidature (chiunque tra i lavoratori può farlo).

Segue la votazione a scrutinio segreto, preferibilmente con urne e schede cartacee; poi lo scrutinio e proclamazione del candidato eletto. Si termina con la redazione del verbale di elezione rls, con firma dei partecipanti o della commissione elettorale.

I lavoratori potrebbero non eleggere nessuno, per mancanza di volontà o di numero. In tal caso si fa riferimento al RLS territoriale (RLST) messo a disposizione dagli enti bilaterali o dalle associazioni datoriali e sindacali.

Quanto dura in carica il RLS?

La durata dell’incarico è generalmente di 3 anni, salvo diversa previsione nel contratto collettivo applicabile. L’elezione RLS va rinnovata ogni triennio. Tuttavia in molte aziende si tende a mantenere la stessa persona, soprattutto se ha acquisito esperienza e autorevolezza nel ruolo.

Nel caso in cui l’RLS cambi (per dimissioni, trasferimento, pensionamento), va avviata una nuova procedura elettiva.

Comunicazione INAIL RLS e verbale di elezione

Una volta eletto o designato, il RLS deve essere comunicato all’INAIL da parte del datore di lavoro tramite l’apposito modulo sul sito dell’ente. La comunicazione deve essere effettuata entro il 31 marzo di ogni anno, o comunque entro 30 giorni dall’elezione.

La nomina RLS avviene tramite verbale di elezione, che va redatto in maniera chiara, datato e firmato dai lavoratori partecipanti. È fondamentale conservare questo documento in caso di controlli ispettivi. Il verbale di elezione deve essere conservato in azienda, anche per eventuali controlli da parte degli organi ispettivi.

RLS

Corso per RLS

Chi viene eletto deve seguire il corso di formazione per RLS aziendale obbligatorio di almeno 32 ore, con contenuti teorici e pratici riguardanti. Questi riguardano principi generali di prevenzione; legislazione sulla sicurezza; analisi dei rischi specifici; tecniche di comunicazione e relazione.

Ogni anno deve anche frequentare un corso di aggiornamento RLS obbligatorio. Dura 4 ore all’anno per aziende sotto i 50 dipendenti e 8 ore per quelle oltre i 50 dipendenti.

La durata di attestato RLS ha validità permanente, ma è soggetto a requisiti di aggiornamento per mantenere la validità dell’incarico.

L’ RLS è obbligatorio anche con 1 dipendente?

Sì, è obbligatorio anche nelle microimprese. L’obbligo scatta indipendentemente dal numero dei dipendenti, salvo rare eccezioni (es. lavoratori autonomi senza dipendenti).

Se in azienda c’è anche un solo dipendente, è comunque necessario che ci sia un RLS interno. In alternativa l’azienda può aderire ad un organismo territoriale tramite il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza Territoriale (RLST).

Quanti RLS deve avere un’azienda con 500 dipendenti?

Il numero minimo è di 1 RLS per aziende fino a 200 lavoratori. Occorrono 3 RLS per aziende da 201 a 1000 lavoratori, 6 RLS per aziende con oltre 1000 lavoratori.

Quindi, un’azienda con 500 dipendenti deve avere almeno 3 RLS.

Qual è la differenza tra rls e rspp?

Molto spesso si fa confusione tra RLS e RSPP, ma si tratta di due ruoli completamente diversi.

Il RLS viene eletto direttamente dai lavoratori, ha funzione di rappresentanza.

Il RSPP (Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione) viene nominato dal datore di lavoro. Si tratta di un tecnico con competenze specifiche che progetta e coordina le misure idonee a garantire la sicurezza e la salute negli ambienti di lavoro.

Il primo rappresenta i dipendenti, il secondo supporta il datore di lavoro nella gestione della sicurezza.

Quanto viene pagato un RLS?

Il ruolo di RLS non prevede un compenso aggiuntivo obbligatorio. Tuttavia, molte aziende riconoscono indennità o permessi retribuiti in caso di attività particolarmente gravose o di formazione fuori orario.

L’RLS ha comunque diritto a permessi retribuiti per l’esercizio delle sue funzioni, stabiliti in sede di contrattazione collettiva. In media, si tratta di 40 ore annue, ma può variare.

Perché la figura dell’RLS è (davvero) cruciale

La figura dell’RLS è il perno attorno al quale ruota il dialogo tra lavoratori e azienda in materia di sicurezza. Investire nella formazione e valorizzazione del Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza non è solo un obbligo normativo, ma una scelta etica e strategica. Serve a fare prevenzione, ridurre incidenti sul lavoro, malattie professionali e contenziosi.

Un buon datore di lavoro non deve sottovalutare questo ruolo: una gestione corretta dell’RLS migliora il clima aziendale, abbassa i rischi e rafforza la reputazione. Per i lavoratori sapere chi è l’RLS e collaborare con lui è il primo passo per rendere il luogo di lavoro un ambiente più sicuro.

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